Politica e Social Media: quali sono le mosse che i nostri politici hanno adottato per recpuerare voti e aumentare il consenso.
Politica e Social Media
Le elezioni politiche sono sempre più vicine e i politici hanno utilizzato i Social Media come mezzo di comunicazione per aumentare il proprio consenso. Certo, comunicare su una determinata piattaforma non significa portare a casa risultati sicuri, perché, come in ogni cosa, il numero di like e di follower non corrisponde direttamente al numero di voti ottenuti.
Ma da Destra a Sinistra ogni politico ed ogni partito ha fatto parlare di sé attraverso i Social Media.
Forse, nella storia della politica mondiale, il primo vero grande utilizzatore di Social Media è stato il Premio Nobel per la Pace e due volte Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.
La sua campagna #YESWECAN nacque proprio su Twitter, che in quegli anni era il Social Media di riferimento per le istituzioni.
Negli anni, poi, anche nel nostro Paese i politici hanno preso sempre più piede sui Social Media: da Twitter a Facebook, da Instagram a TikTok.
Le campagne che hanno fatto discutere in vista delle elezioni
Certamente quella che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questi giorni è la campagna elettorale più rapida che abbiamo mai visto. E in situazioni del genere funziona lo slogan, qualcosa che faccia rumore, che attiri l’attenzione.
Come abbiamo visto più volte all’interno del nostro Blog, la comunicazione deve avere alcuni elementi imprescindibili per poter essere efficace.
Esaminiamo le varie campagne.
La campagna poco convincente del Partito Democratico
Una comunicazione che fatichiamo a riconoscere come efficace è quella del Partito Democratico.
A partite dallo slogan, che è fin troppo generico. Scegli può significare tutto e niente. Cosa, nello specifico occorre scegliere? Cosa implica poi questa imposizione? Come ha fatto notare a più riprese l’esperto di linguaggio Paolo Borzacchiello, lo slogan Scegli può creare molte ambiguità.
In seconda battuta la suddivisione in due fronti rappresentati dal nero e dal rosso è fuorviante e non realistica. Per il semplice fatto che gli schieramenti in campo sono quattro: la coalizione di Destra, quella di Sinistra, il Terzo Polo Liberale e il Movimento 5 stelle.
Questo, implica, di fatto, l’esclusione di due realtà (Terzo Polo e M5S) che corrono in autonomia e che insieme rappresentano una percentuale consistente del Paese.
Ancora più complicata la questione nel momento in cui si toccano temi delicati come quello dei vaccini.
Questo manifesto sta a significare che chi vota a Destra sia contro i vaccini, ma è una supposizione totalmente falsa.
Gran parte degli elettori di Destra sono pro vaccini come gran parte degli elettori di Sinistra sono contro i vaccini.
Certo, la campagna del PD è stata discussa e chiacchierata in tutto il web, diventando persino un meme.
Ma questo significa che ha funzionato in termini politici e comunicativi?
Silvio Berlusconi e TikTok
Silvio Berlusconi, al di là della sua posizione politica, ha sempre dimostrato di essere padrone dei mezzi di comunicazione e di saperli sfruttare nel modo più vantaggioso per loro.
Con il suo sbarco su TikTok ha guadagnato oltre 580 mila follower e più di 2,6 milioni di like. Come detto precedentemente questi non si tradurranno in voti diretti, ma nel suo intento di risultare apprezzabile anche ad una fascia di età molto più giovane del suo elettore ideale c’è riuscito egregiamente.
Giuseppe Conte e la rivoluzione dei 5 Stelle
Un altro Leader di partito che ha saputo guadagnare punti sul campo da gioco è Giuseppe Conte. Chiamato a dare nuovo vigore al suo Movimento è certamente riuscto ad avvicinare sempre di più i giovani utilizzando sapientemente TikTok e interfacciandosi direttamente con loro approdando come ospite in piattaforme quali YouTube e Twitch.
I suoi toni sono accesi ma pacati, netti ma con il tipico linguaggio misurato che lo contraddistingue, allontanandosi così dall’immagine che aveva precedentemente il M5S capitanato da Beppe Grillo.
Giorgia Meloni e Matteo Salvini: sempre sui propri binari
Anche i due leader della Destra stanno utilizzando sempre più le nuove piattaforme, prima tra tutte TikTok. La loro comunicazione è coerente con le loro linea di pensiero e non presenta grandi scivoloni dal punto di vista comunicativo.
Degno di nota il fatto che Matteo Salvini in particolare dedica molto tempo e spazio alle live su TikTok dove racconta anedotti personali che spesso esulano dalla sfera politica.
Se questo può aiutare a creare empatia tra politico ed elettore, allo stesso tempo rischia di svalorizzarlo in quanto figura professionale.
Calenda e Renzi: la vera novità di queste elezioni
Carlo Calenda rappresenta la vera novità di queste elezioni. Candidato con l’ex Premier Mattero Renzi, che da sempre ha fatto un uso sapiante dei Social Media, si propone come il portatore di serietà in queste elezioni.
Twitta moltissimo, comunica attraverso TikTok, va spesso ospite nelle televisioni. Il suo è un linguaggio schietto e netto: moderato quando è osipte nei programmi televisivi e più acceso nei social media.
Il suo carattere esuberante fa sì che l’attenzione sia spesso su di lui, ma non sempre questo può essergli funzionale.
In Conclusione
Tra pochissimi giorni gli italiani saranno chiamati alle urne. Il risultato di queste elezioni sarà dato da molteplici fattori, allo stesso tempo tenere monitorati i Social Media e la comunicazione delle diverse parti politiche ci può far capire, da esperti ed appassionati, in che modo stanno interagendo i vari personaggi del teatro della politica con i propri elettori.
E questo ci può essere certamente utile anche nel creare, a nostra volta, per il nostro business o per i nostri clienti, una comunicazione più efficace.
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