Festival di Sanremo e Marketing: ecco chi è il vero vincitore.
Il FantaSanremo al Festival
Se a parlare sono i numeri, quelli del FantaSanremo ci permettono di capire quale enorme risultato a ottenuto tale iniziativa:
- 206 000 follower
- 12,5 % Engagement Rate
- 500 000 squadre
- 62 200 leghe
Ma come è stato possibile raggiungere cifre così ampie?
La sotoria del FantaSanremo
L’iniziativa del FantaSanremo ha una storia semplice quanto divertente.
Nasce in un baretto delle Marche nel 2019 (questa è la sua quarta edizione), da un gruppo di amici.
I “baudi” (la moneta attraverso cui potevi acquistare i cantanti in gara) prendono il nome dallo storico conduttore Pippo Baudo.
La possibilità di creare la proporia squadra, partecipare all’interno di una lega (un gruppo di amici con cui sfidarsi) e avere una competizione a punti, ha resto il Festival un gioco.
A farla da padrone, in questa ottica, è stata la gamefication.
Con gamefication si intende:
“l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti non ludici” (Wikipedia)
La gamefication come operazione di marketing
Il FantaSanremo ha coinvolto in toto il Festival, sia durante la trasmissione in diretta che nei tweet del pubblico.
Questa operazione è stata a dir poco geniale, perché ha alleggerito e ringiovanito un programma che ci ha abituato da sempre (tranne nelle ultime edizioni) ad essere disegnato e scritto per un pubblico più anziano.
Ma Amadeus negli anni scorsi ha mostrato a tutti la sua volontà di ringiovanire il Festival più importante della musica italiana, e il FantaSanremo lo ha aiutato, trasformando il marketing del Festival.
Il suo punto forte è stato fare parte del gioco, prenderlo con leggerezza, e divertirsi assieme agli artisti.
Iconica la scena in cui fa le flessioni assieme a Rkomi per il FantaSanremo.
Come funzionava il FantaSanremo?
Ogni utente acquisiva o perdeva punti in base a ciò che i cantanti della propria squadra avrebbero fatto durante il Festival.
Se avessero pronunciato la parola Papalina sul palco, ad esempio, i fan avrebbero guadagnato 50 punti.
E così via per una miriade di altre cose.
Ciò ha aumentato l’attenzione degli spettatori, che rimanevano in attesa dell’esibizione dei propri cantanti per scoprire quanti punti avrebbero guadagnato.
L’ironia come chiave vincente
Un elemento fondamentale di tutta questa operazione è stata l’ironia.
I punti venivano assegnati in base ad alcuni criteri ironci, come ad esempio:
- Artista brillo +20
- Capezzolo in vista +10
- Flessioni o esercizi fisici +30
- Caduta sulla scala -50
- Artista sbaglia il testo -10
Questo ha coinvolto gli artisit in prima persona, che per divertirsi e divertire i fan si sono messi in gioco.
Emma, ad esempio, si è fatta inseguire dalla polizia per guadagnare punti.
Sangiovanni ha fatto dire ad Amadeus Papalina sul palco per la stessa ragione.
Se forse i più tradizionalisti non hanno apprezzato, i più giovani lo hanno amato e si sono divertiti.
Ciò ha portato ad uno share decisamente più alto del previsto e ha giovato all’intero Festival.
La collaborazione con Sky e gli influencer
Un’eco importante per tutta l’operazione è stato dato, certamente, dal coinvolgimento di due elementi importanti: Sky, unico sponsor del FantaSanremo, e gli Influencer, che hanno coinvolto le loro community sui social.
Senza questi due elementi, probabilmente, non avrebbe avuto lo stesso seguito.
Come evolverà? Ci sarà anche l’edizione per l’Eurovision?