Corri, corri, sempre più veloce!
Non fermarti, non fermarti mai!
Fallo per il business, fallo l’azienda, fallo per l’economia, fallo per il tuo capo, il tuo conto in banca, tuo marito, tua moglie, i tuoi figli. Fallo per quel nuovo paio di scarpe che vuoi tanto acquistare, per il telefonino che ti ritrovi sempre tra le mani. Fallo per te stesso, ma corri!
Sembrava essere il mantra fino a pochi mesi fa, prima che tutto si fermasse a causa del lockdown.
Ma è tutto cambiato!
Come è mutata la comunicazione?
TUTTI PIÙ SOCIAL
Una delle risposte più semplici e intuitive ha a che fare con il mondo dei social network: in questi mesi sono molti i grandi dello spettacolo che si sono approcciati in modo serio a strumenti come Instagram, Facebook, YouTube e Twitch.
Da Paolo Bonolis a Alessandro Cecchi Paone, da Francesco Totti a Antonio Cassano.
Ma anche creativi e pubblicitari come Paolo Iabichino e Giovanni Boccia Artieri, con la loro trasmissione live Carosello is back in cui analizzavano campagne pubblicitarie e mondi di marche, hanno portato avanti iniziative interessanti sia dal punto di vista comunicativo che dal punto di vista imprenditoriale.
Una nuova consapevolezza si è accesa nei meandri della comunicazione, che si è sposta sempre di più verso l’ambito digitale.
Tutti sembrano aver compreso che se non sei online sei OFF.
IL CAMBIAMENTO DELLA TELEVISIONE
Il web è stato anche grande mezzo televisivo: programmi e ospiti hanno continuato ad andare in onda in modalità smart attraverso video chiamate con telefonini e webcam. Così abbiamo potuto ascoltare virologi, opinionisti, intellettuali, ma anche semplici star dell’intrattenimento direttamente dal loro studio personale o collegati dal salotto di casa.
Questo ha dato più fiducia all’audience televisiva che si è sentito parte di un nuovo processo comunicativo e ha apprezzato la minor distanza percepita tra l’individuo normale e l’ospite televisivo.
GLI SPOT EMOZIONALI
Un altro esempio di come sia cambiata la comunicazione in questo periodo è rappresentato dagli spot emozionali che durante le ultime settimane si sono moltiplicati.
Sono infatti molte le aziende che hanno creato spot ad hoc per il lockdown, finendo, alla fine dei conti, con l’assomigliarsi tutti.
È una comunicazione utile, ma che alla lunga finisce per stancare.
COSA È CAMBIATO?
È cambiato il fatto che ad oggi le aziende, tutte, voglio e hanno la necessità di farsi percepire vicino ai loro clienti.
I clienti non sono quindi più semplici consumatori ma persone con paure e ansie per il futuro.
I marchi tentano di rasserenarli, comunicando in modo empatico e sentimentale.
Il goal, la strategia, mira a far innamorare il cliente del proprio marchio cercando di coinvolgerlo nel profondo.
Ma il prossimo periodo è incerto, ed è difficile scommettere su cosa rimarrà di tutto questo nei giorni a venire.
Sarà interessante valutare come sarà l’evoluzione della comunicazione e delle strategie di marketing, staremo a vedere!
Se sei interessato a questi temi contattaci a hello@effe2effe.com