Dopo il Covid tutti più creativi! Questa sembra essere la soluzione.
Il periodo che abbiamo appena vissuto e che stiamo ancora vivendo ha cambiato le prospettive e le esigenze di tutti noi.
Dal punto di vista lavorativo si amplificata l’offerta e la domanda dello smartworking, dal punto di vista umano si cerca un contato con l’altro attraverso lo schermo.
Lo dimostrano i dati, le ore navigate nel web, le innumerevoli idee creative che si affermano sul digitale: dai webinar ai podcast, dai serie tv alle campagne di sensibilizzazione.
Ma dopo il periodo di fermo, ora, arrancando un po’, torna la voglia di comunicare, di esprimersi, di lavorare, di creare mondi valoriali.
COSA VUOLE IL CONSUMATORE?
Ecco alcuni dati su come sono cambiati i consumi e le esigenze da parte dei consumatori:
Uno studio IPSOS rivela che il 65% degli intervistati crede sia giusto che le marche si espongano su tematiche sociali rilevanti, il 46% sostiene di non acquistare da aziende che non si sono esposte su tematiche sociali e ben il 35% degli intervistati non considera più alcune marche perché deluso dal fatto che le stesse non si siano esposte socialmente, culturalmente e politicamente.
Siamo fatti tutti di sentimenti, di storie, di narrazione, e prima del marketing strategico arriva la capacità di comunicarle.
Questa è l’epoca delle posizioni, del dibattito, del confronto: chi non si schiera da nessuna parte, chi non esprime se stesso, rimane nell’ombra. Azienda, libero professionista o persona che sia.
DOPO IL COVID TUTTI PIù CREATIVI!
È questo il momento in cui c’è più bisogno di creatività: siamo saliti tutti sul treno della comunicazione digitale e non è il caso di scendere alla prima fermata, perché il viaggio è ancora lungo.
Tutti, chi più, chi meno, hanno riscoperto il valore del web, del digitale, del creare una brand identity grazie alla quale fare innamorare i propri clienti.
In molti hanno provato a portare sul web, nei propri social, attraverso un podcast o un canale YouTube la propria esperienza di vita ma anche lavorativa, le proprie skills e le proprie competenze.
Non è questo il momento di fermarsi, è anzi il momento per affermarsi.
Ora che l’Italia intera ha preso confidenza con i diversi mezzi di comunicazione, ora che le televisioni sono andate in onda in una forma ibrida integrando strumenti tipici di internet come le video chiamate, proprio ora che abbiamo compreso l’enorme efficacia di tutte queste possibilità, non possiamo abbandonarli, non possiamo trascurarli.
I VANTAGGI DELLA COMUNICAZIONE CREATIVA
Il periodo ha dimostrato che i più intraprendenti non si sono lasciati scoraggiare, hanno preso la palla al balzo, e hanno creato qualcosa di nuovo che prima non esisteva. Ci si è improvvisati speaker, videomaker, streamer. Una pluralità di competenze si sono dimostrate utili e necessarie. Chi ha imparato mettendosi in gioco, chi si è migliorato nel tempo.
Non tutti sono creativi, questo è vero, ma tutti possono dire la loro, scrivere un testo, registrarsi mentre parlano e affidarsi a esperti del settore per creare o migliorare i propri contenuti.
“Posso accettare di fallire, ma non posso accettare di non averci provato.” M. Jordan
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