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COME SONO CAMBIATI i CONSUMI dopo il COVID-19

I consumi sono cambiati dopo il Covid-19.
Il Covid-19 ha cambiato drasticamente la vita di tutti, molto al di là delle nostre aspettative.

Chiusi nelle nostre case abbiamo dovuto affrontare problematiche differenti e insolite, anche i nostri consumi sono cambiati.

La condizione di lockdown ha fermato la produzione di alcuni beni e l’arresto di molte attività, ma ha favorito in maniera preponderante la creazione di nuove abitudini di consumo.

CHI NE HA SOFFERTO DI PIÙ

Stilare una classifica delle persone e delle realtà aziendali che hanno sofferto di più a causa di questa condizione sarebbe inutile. È un dato di fatto, tuttavia, che il mondo della Moda abbia subito un arresto improvviso e inaspettato, come ha sottolineato a più riprese Renzo Rosso, CEO di Diesel.

Ma anche i piccoli commercianti, gli artigiani, i musei, gli artisti, i fotografi e molte altre categorie hanno sofferto questa condizione.

I SETTORI MENO LESI

I settori che sembrano avere avuto ripercussioni minori sono l’alimentare, il farmaceutico, l’e-commerce e le piattaforme online.

Il settore alimentare ha visto un’impennata nella crescita delle vendite. Vero è che a causa del panico sociale alcuni supermercati si sono ritrovati, nei primi giorni di lockdown, senza decine e decine di alimenti che sono stati presi d’assalto lasciando gli scaffali vuoti.

Il settore farmaceutico, al contempo, sembra aver aumentato i propri profitti grazie ad alcuni farmaci che possono essere utilizzati per curare i sintomi di Covid.

N.B.: Questo blog non si occupa di medicina e farmacia, invitiamo quindi il lettore ad approfondire i propri interessi sui farmaci dedicati alle terapie per curare il Coronavirus in altri luoghi e spazi più appropriati, riferendosi, innanzitutto, al proprio medico curante.

Il settore che sembra aver avuto una spinta maggiore è quello digital.

Serie in streaming, piattaforme per videochiamate, social network, e-commerce. Tutti settori che molti hanno scoperto (o riscoperto) e che in questo periodo di emergenza non solo ci hanno aiutato a facilitare i contatti tra le persone, intrattenendoci e informandoci, ma hanno anche aumentato i propri profitti.

IL DIGITAL SOPRA OGNI COSA: LA COMUNICAZIONE EFFICACE

Il modo migliore di sfruttare questo momento, per un brand, una marca, un’agenzia o un’impresa, è quello di comunicare i propri valori anteponendoli ai propri prodotti.

Uno studio riportato dall’Osservatorio Civic Brands attraverso un sondaggio ideato da Ipsos sottolinea come dopo la crisi del Covid le persone abbiano preso ancora più coscienza dei temi sociali.

Ad oggi il 46% delle persone non comprerebbe prodotti da aziende che hanno preso posizioni su temi non condivisi.


Il 37% dichiara che il comportamento sociale di una marca influenza le sue scelte d’acquisto-


Il 35% delle persone ha smesso di comprare prodotti da marche che le hanno deluse sul piano sociale.

Il Covid-19 ha cambiato il mondo della comunicazione e chi non ha saputo gareggiare in anticipo ora si trova in svantaggio.

Tutte quelle realtà che in questo periodo hanno sfruttato nella maniera più adeguata gli strumenti digital per migliorare il proprio rapporto con il pubblico, ampliare la propria rete di conoscenze attraverso strategie di networking, diversificare le proprie entrate economiche, ne usciranno avvantaggiate e con le spalle più solide.

IL CAMBIO DI PROSPETTIVA NELLE SCELTE DI CONSUMO

Più digital e più smart. Questo sembra il paradigma inevitabile per il periodo post Covid-19. Sembrerebbe anche che i consumatori saranno più attenti alla dinamiche che intaccano la salute e la salvaguardia del pianeta.

I consumi nei prossimi anni saranno meno incentrati su cose sfarzose e di poco conto?

Si darà la priorità ad oggetti e beni di consumo originati attraverso processi etici? 

Si daranno priorità ai valori che fanno parte di un brand rispetto ad altri?

La direzione inevitabile a cui si va incontro è quella. Le persone non smetteranno di acquistare beni o servizi, sposteranno semplicemente l’attenzione su chi saprà creare quello che Vanni Codeluppi, sociologo e docente dell’Università IULM di Milano, ci ha raccontato essere il mondo della marca. Un mondo che sappia attingere dalla realtà concreta e raccontare i valori, i bisogni, le prospettive e i desideri dei propri acquirenti.

OLTRE LA CRISI

Date tutte queste dinamiche, oltre la crisi sembrerebbe che ci siano grandi possibilità per tutti quelli che sapranno sfruttare a proprio vantaggio i mezzi a loro disposizione nel modo più efficace e intelligente possibile.

È vero che solo in questo periodo la maggior parte delle imprese e delle aziende scopre le potenzialità dell’online, ed è proprio ora, prima che sia troppo tardi, che occorrerebbe issare le vele e iniziare a percorrere questo lungo viaggio verso mete inesplorate ma bellissime.

Per informazioni su strategie di comunicazione e strategie di marketing scrivici a hello@effe2effe.com, saremo lieti di fare la tua conoscenza

 

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