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Blue Monday: sapevi che è una trovata pubblicitaria?

Il Blue Monday viene raccontato come il giorno più triste dell’anno. Ma in verità è tutta una montatura mediatica.

Come nasce il Blue Monday?

Il Blue Monday nasce nel 2005 grazie ad un’idea di Cliff Arnall che escogita un modo per aiutare la compagnia Sky Travel.
Infatti, come raccontano i ragazzi di Marketing Espresso in un loro post Instagram, Cliff Arnall era uno psicologo che ha ideato una strategia di marketing decisamente funzionale.

Gennaio è, per ovvie ragioni, uno dei mesi più particolari dell’anno. Il freddo, le vacanze natalizie appena trascorse, il ritorno al lavoro.

Così la compagnia cerca un pretesto che abbia un fondamento (fintamente) scientifico per poter convincere le persone a prenotare le vacanze con la loro agenzia.

Il messaggio è chiaro:

“Il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno: prenota una vacanza con noi e non pensarci più”

Non c’è alcun fondamento scientifico nel ragionamento promosso da Sky Travel, ma il fatto che sia validato e ideato da uno psicologo come Cliff Arnall è sufficiente per rendere il tutto veritiero e importante agli occhi del fruitore.

 

La psicologia al servizio del marketing

 

Negli ultimi anni, soprattutto grazie alla persuasione e alle neuroscienze, psicologia e marketing vanno spesso a braccetto.
Ne sono un esempio i testi di Robert Cialdini come Le Armi della Persuasione e Pre-suasione.
In questi studi infatti si analizzano in modo scientifico alcuni comportamenti che possono favorire una vendita, l’acquisto di alcuni prodotti, e norme sociali che ci spingono ad attuare determinati tipi di comportamento.

Psicologia e marketing vanno quindi di pari passo nell’ambito della comunicazione pubblicitaria.

Ma spesso la psicologia viene richiamata in modo disonesto per attuare strategie di marketing poco etiche.
Ne è un esempio la trovata del Blue Monday, che ad oggi, a 16 anni di distanza dalla sua invenzione, viene ancora sfruttato dai brand per vendere prodotti o servizi.

L’acquisto può essere un modo per lenire i propri stati d’animo malinconici.

psicologia blue monday
(Foto di ElisaRiva da Pixabay)

In conclusione

Non sempre è chiaro quale sia il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è.
Spesso il marketing è borderline, ma sta ai brand che lo utilizzano comprendere quanto sia etico o meno utilizzare determinate strategie.

Resta il fatto che negli ultimi periodi il marketing sta cambiando.

Che ci si sposti vesto un marketing etico e responsabile?

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